venerdì 25 gennaio 2013

GAC Golfi di Castellammare e Carini..... avete visto che fine ha fatto il PSL ?



I 38 soci pubblici e privati (Comuni, imprese, organismi associativi e sindacali) in rappresentanza delle marinerie e delle comunità locali dei due Golfi ad Ovest di Palermo, riuniti in Assemblea, hanno eletto gli 11 componenti del Direttivo del GAC (Gruppo di Azione Costiera) dei due golfi.

Nel direttivo, da statuto del GAC, fa parte anche il nostro sindaco ing. Marzio Bresciani ed è proprio a lui che indirizziamo una richiesta di dettagli per accrescere la consapevolezza della collettività castellammarese sul COSA si è fatto sino adesso nell'ambito del Gruppo.

Il G.A.C. “Golfi di Castellammare e Carini”, già riconosciuto (con il punteggio più alto tra i Piani accettati a finanziamento) e finanziato con fondi FEP (Fondo Europeo Pesca), dal Dipartimento Pesca della Regione Sicilia, ha già presentato un articolato PSL (Piano di Sviluppo Locale), per il prossimo biennio di poco superiore ai 2 milioni euro finalizzato a migliorare e diversificare le condizioni di vita, la sostenibilità ambientale delle zone di pesca e della vivibilità delle comunità ittiche dei due golfi.

BENE !!!! Ma la domanda nasce spontanea, cosa è previsto per Castellammare del Golfo ? 2 Mln.€ sono un buon gruzzoletto su cui poter pianificare diverse azioni di sostegno al territorio che non possono passare solo per il sostegno alla piccola pesca.

Vi mostriamo le molteplici aree d'intervento previste dallo statuto del GAC (art.2), in cui ci sarebbe da sbizzarrirsi per creare idee di sviluppo:

a) preservare e incrementare l’occupazione nelle zone di pesca sostenendo la diversificazione o la ristrutturazione economica e sociale nelle zone, confrontate a problemi socioeconomici connessi ai mutamenti nel settore della pesca;
b) mantenere la prosperità economica e sociale di tali zone e aggiungere valore ai prodotti della pesca e dell’acquacoltura;
c) promuovere la qualità dell’ambiente costiero;
d) promuovere la cooperazione nazionale e transnazionale tra le zone di pesca;
e) valorizzare e commercializzare i prodotti locali e della pesca;
f) valorizzare le risorse naturali e culturali, compresa la valorizzazione dei siti di importanza comunitaria (SIC e ZPS);
g) utilizzare nuovi Know How e nuove tecnologie per aumentare la competitività dei prodotti e dei servizi dei territori dei Comuni associati;
h) svolgere attività di orientamento, formazione professionale ed aiuti all’occupazione;
i) promuovere lo sviluppo turistico ed agrituristico delle zone di pesca e dei contesti rurali in cui tali zone sono inserite;
j) sostenere le piccole e medie imprese, l’artigianato ed i prodotti zonali;
k) prestare consulenza ed assistenza alle imprese, studiare piani finanziari, effettuare ricerche di mercato, studiare aspetti tecnici ed economici di ciascuna iniziativa;
l) orientare ed assistere i destinatari finali e le imprese nella individuazione ed utilizzazione di finanziamenti e contributi locali, regionali, nazionali e comunitari, anche fornendo servizi di assistenza per le relative istruttorie;
m) erogare ai destinatari finali ed alle imprese finanziamenti anche infruttiferi o a tasso agevolato, nonché distribuire contributi a fondo perduto, provenienti anche da normative di incentivazione e sostegno comunitarie, nazionali e/o regionali;
n) stipulare, in qualità di intermediario professionale, apposite convenzioni a livello nazionale e comunitario, per la gestione -a titolo esemplificativo- di accordi, convenzioni per sovvenzioni globali o analoghi strumenti, destinati a cofinanziare iniziative produttive nell’area e a fornire servizi reali alle imprese, svolgendo in tal caso anche attività di informazione e pubblicità;
o) stipulare contratti comunque finalizzati alla realizzazione e/o incentivazione di iniziative produttive;
p) organizzare e disciplinare la partecipazione delle imprese aderenti e comunque presenti sul territorio a mostre, fiere e mercati, anche permanenti, sia all'estero sia in Italia, fornendo ogni assistenza necessaria;
q) promuovere convegni, dibattiti, incontri pubblici per la discussione, l’approfondimento nonché per la migliore e più diffusa conoscenza della strategia di sviluppo sostenibile delle zone di pesca di competenza e delle singole proposte e dei progetti di maggiore interesse per la collettività avvalendosi dell'ausilio dei mezzi di informazione;
r) agevolare i processi decisionali delle pubbliche amministrazioni;
s) valorizzare il patrimonio immateriale dell’area dei comuni consorziati, e delle connesse tradizioni popolari e marinare e degli antichi mestieri;
t) potenziare i servizi alle famiglie ed alle imprese;
u) svolgere consulenze e ricerche in campo socio–economico, territoriale ed ambientale;
v) promuovere la nascita di nuovi prodotti, processi e servizi che includono specificità locali, nonché di nuovi metodi atti ad interconnettere le risorse alieutiche, naturali, umane e/o finanziarie del territorio dei comuni consorziati;
w) favorire l’accesso a nuovi mercati od a nuove forme di commercializzazione (km zero e miglio zero, filiere corte, ecc.);
x) erogare servizi agli Enti Locali;
y) redazione e realizzazione di studi, piani e progetti di fattibilità;
z) organizzare attività turistiche, sportive e per il tempo libero in genere;
aa) svolgere attività di ricerca, promozione e gestione delle risorse finanziarie aggiuntive destinate allo sviluppo economico, sociale, culturale e territoriale dell’area;
bb) realizzare azioni che contribuiscano alla creazione di nuovi posti di lavoro, alla stabilizzazione dei posti di lavoro esistenti, alla diversificazione dei redditi degli operatori della piccola pesca;
cc) promuovere azioni volte a garantire il rispetto delle pari opportunità tra uomini e donne.


Di tutto e di più, forse troppo, ma sicuramente ampio mandato a migliorare. Quindi, gentile ing. Bresciani, possiamo avere riscontri e dettagli di documentazione prodotta in modo che la si possa analizzare nell'ambito di questo "cantiere di idee" e contribuire a creare un piano esecutivo che renda pratiche ed immediate le azioni di miglioramento.

Abbiamo avuto modo di vedere la Relazione trimestrale monitoraggio PSL (settembre 2012) redatta dal GAL Golfo di Castellammare (nota A) e sinceramente, sarà perchè abbiamo seguito le "scuole serali" come Santoro con Berlusconi, ma non abbiamo trovato elementi che facessero comprendere al meglio l'avanzamento fisico, economico ed amministrativo del PSL. 
Magari strumenti come Cronoprogrammi, Cruscotti di monitoraggio con indicatori strategici, piani d'azione esecutiva e remediation plan, sarebbero tutti strumenti utili per la governance di iniziative su cui sono appoggiati milioni di euro. Ovviamente, consideratelo un timido e forse banale suggerimento.

Siamo a disposizione per un aiuto concreto, con la speranza che molto sia stato pensato e la confidenza che tanto dovrebbe essere stato compiuto. Il contrario, vista la centralità dell'Amministrazione castellammarese nel PSL, sarebbe deleterio in termini di credibilità e soprattutto concreto aiuto del territorio.

Disponibili a dare una mano per migliorare Castellammare !!!


Nota (a): Il Gruppo di Azione Locale (GAL) Golfo di Castellammare si è costituito nel 2010 come società consortile a responsabilità limitata. Ne fanno parte comuni, soggetti economici, associazioni ed organizzazioni professionali.
Il territorio del G.A.L. ha una superficie di kmq. 327,66 ed una popolazione di 116.266 abitanti (al 31.12.2007). Esso comprende i comuni di Alcamo, Balestrate, Borgetto, Cinisi, Partinico, Terrasini, Trappeto
IL GAL ha il compito di attuare il Piano di Sviluppo Locale (PSL), finanziato dalla Regione siciliana nell´ambito del PSR Sicilia 2007/2013, che prevede tre linee d´intervento:
•mettere a sistema e promuovere l´offerta rurale in chiave turistica;
•far partecipare all´economia turistica tutto il territorio, avvalendosi della realizzazione di piccole infrastrutture e d´itinerari idonei a sviluppare una domanda di turismo verso il territorio rurale.
•sostenere le imprese agricole, favorendo le filiere corte di distribuzione e la diversificazione dalle attività  agricole tradizionali.

2 commenti:

  1. Incontriamoci e vi sarà risposta ad ogni domanda. Del gal golfo di c.mmare il nostro comune non fa parte. Noi siamo soci all'Elimos. Carlo navarra

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  2. Ringrazio il dott. Navarra per averci dato indicazione puntuale che il Comune di Castellammare del Golfo NON fa parte del GAL Golfo di Castellammare, che vede tra i suoi soci anche Arcidonna Onlus. Sarebbe interessante capire quali logiche vedono Castellammare esclusa da questo GAL, ma su questo acceteremo l'invito del dott.Navarra per un incontro ad hoc.

    Rilanciamo l'interesse per il GAL Elimos, che al momento ha un sito non praticabile, ma su cui faremo degli approfondimenti visto l'interesse che abbiamo nell'analizzare le migliori prassi attuate ad oggi dall'Amministrazione per la promozione del territorio. GAL Elimos ci sembra una di queste.

    In fine, una piccola errata corrige: il GAL Castellammare del Golfo è dotato di un cronoprogramma. Sono i report di monitoraggio periodico pubblicati, che non evidenziano alcun avanzamento rispetto al cronoprogramma definito all'inizio.

    Ringraziando nuovamente il dott.Navarra, siamo lieti che l'Amministrazione intercetti queste richieste di trasparenza e soprattutto si dimostri disponibile al dialogo. Mai messo in discussione ciò.

    Al prossimo post.

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