domenica 1 settembre 2013

Castellammare si confronta.... con chi ?!


Stavamo riprendendo qualche nozione di marketing e ci siamo trovati a rivedere alcuni video di pubblicità comparativa.

Non saremo nozionistici adesso, ma solo per allinearci sui termini, quando si parla di "pubblicità comparativa" ci si riferisce a un metodo pubblicitario con il quale un'azienda promuove i propri prodotti confrontandoli con quelli concorrenti.

È usato soprattutto negli Stati Uniti. Nell'Unione Europea tale metodo è lecito purché non sia ingannevole, non causi discredito al concorrente o ne imiti marchi e denominazioni.

Per intenderci, guardate questi video di pubblicità comparativa:

AUDI   http://youtu.be/JUf2ig0LVqc

COCA COLA   http://youtu.be/muH-zcOYnFc

PEPSI.   http://youtu.be/fx08gQ3XyQM

Sant'Anna.  http://youtu.be/umb60NY0sJ4


E allora ci viene una idea, forse bislacca ma che potrebbe creare molto rumore. Non ce ne vogliano gli stimati cugini del trapanese.

Pensiamo ad una pubblicità comparativa tra due località turistiche. Si potrebbe pensare di confrontare la ricchezza costiera di uno a fronte della singola ma bella spiaggia dell'altro. Si potrebbe confrontare l'offerta culturale di uno con l'offerta corposa di eventi dell'altro. Ma queste località possono essere Castellammare del Golfo e San Vito lo Capo ?! Perché no !!!

Si potrebbe confrontare la qualsiasi che consenta alla località a noi più cara di emergere.

Ma la pubblicità comparativa ha un'altra caratteristica che ne scaturisce dal confronto ossia quello che si afferma deve essere vero, inoppugnabile e oggettivamente riscontrabile.

Qui la seconda valenza che potrebbe avere una pubblicità di questo tipo se applicata ad una realtà come la nostra ossia creare responsabilità di tutti gli operatori del settore turistico e della Amministrazione comunale nel mantenere gli impegni presi negli spot.

Se affermiamo di avere delle coste più belle della località x, ci si dovrà attrezzare affinché tali coste siano accessibili, pulite, collegate tra di loro, con i servizi di base, etc.

Se affermiamo di avere una offerta culturale di prestigio rispetto alla località y, ci si dovrà attrezzare affinché esistano eventi che compongono un percorso culturale, valorizzare gli eventi pubblicizzandoli attraverso canali tradizionali e web, portare ospiti di rilievo, insomma portare L'immagine di Castellammare fuori da Cala marina e attrarre turisti dentro il Paese (magari rimuovendo transenne che veicolano il traffico mantenendolo ben all'esterno del Paese e tenendo i cittadini schiacciati dentro.....piccola critica all'esperto di viabilità locale).


Quindi, se da un lato la pubblicità comparativa consente di creare "rottura" nella comunicazione tradizionale, in parallelo richiede responsabilità delle proprie dichiarazioni e avvicina queste alle azioni e alle responsabilità di chi è chiamato (istituzionalmente o per profitto personale) a dover fare qualcosa in più perché ciò che è stato realizzato sino adesso, evidentemente NON basta per mantenere viva la domanda turistica del nostro Paese.


Castellammare non può vivere di solo turismo ma neanche si può accettare che ne muoia. È allora, perché non provare a dire " a Castellammare trovate una costa con più di 10 calette marine balneabili...a San Vito c'è solo 1 bella spiaggia ......."

Partiamo da questo e vediamo cosa succede. Perché non lanciare, patrocinato dal Comune di Castellammare, a titolo gratuito, un concorso di idee per definire un Piano di comunicazione integrata in cui includere azioni di pubblicità comparativa ?

È questa la nostra proposta per creare "rottura", perché anche la terra più arida richiede l'"aratru a scassu" per ritornare a lavorare una terra più florida.

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