martedì 21 luglio 2015

Ordinanza emissione sonore.... la proposta dei Quartieri musicali



Da qualche giorno impazzano su Facebook (ormai l'unico punto comune per diversi interessi che non trovano spazio in altri luoghi istituzionali per la dialettica) messaggi a (s)favore della recente ordinanza comunale sulle emissioni sonore.

Ovviamente i partiti del NO e del SI, si sprecano nell'andare a trovare qualsiasi pezza di appoggio sul perchè questa ordinanza vada mantenuta (foto su foto di referenze di Tripadvisor.com, Booking.com, in cui anonimi turisti lasciano in un trafiletto un malcontento per la musica a forte volume) e chi invece ritiene che questa ordinanza non farà altro che "danneggiare gli esercenti dei locali pubblici" (ho voluto riprendere testualmente per non fare torto al poeta padre). 

Meno male che almeno in questo caso, non si è gridato allo scandalo del favoritismo di parenti vicini al Sindaco o alla sua "defunta" giunta e moribondo consiglio ! Del resto, mi pare di aver compreso che chi ha un locale pubblico per la somministrazione di bevande (es. pub, etc.) oggi sia "vessato" da questa ordinanza; peccato che il malcontento che viaggia anche tra i "parenti" gestori di pub/bar NON lo ricorda nessuno e volevamo sottolinearlo noi ad onor di cronaca. 
Quindi, una ordinanza che se la prende non solo con i giovani clienti che NON potranno ballare all'impazzata ma a quanto pare se la prende anche con gli imprenditori di famiglia. Una ordinanza che se non giusta per molti almeno appare equa, no ?!!?

Volendo superare l'ironia del momento e la tentazione di non scadere nella scenografica arringa difensiva di albergatori pro-ordinanza (ovviamente ognuno guarda i propri interessi), noi continuiamo a voler difendere l'unico interesse che ci interessa, ossia quello di Castellammare.

Come al solito, presi da sano ottimismo, avanziamo una ingenua proposta. Un pò di dettagli:

SCENARIO (Background)
  • Castellammare non ha una regolamentazione virtuosa dei posti per alloggi turistici e concessioni di licenze per l'installazione di attività come bar, pub, etc. Questo ha portato negli anni a creare contiguità tra spazi dedicati al riposo con spazi dedicati al divertimento
  • Castellammare ha poche attività come bar e pub che usano musica open air (all'aria aperta), per lo più concentrate nella zona marina e nella zona villa Margherita
  • L'associazionismo degli albergatori è una realtà viva ed efficace ma non si hanno altre categorie associate (come quelle dei bar e pub) che consentano di gestire in maniera unitaria gli interessi della categoria

COSA PROPONIAMO ?
I Quartieri della musica............. The Music Island

La regolamentazione di cosa fare e non fare è ormai retaggio di un passato che necessita di norme perentorie e punitive per correggere comportamenti non governati o concordati.

Pensiamo di invertire il paradigma: non dobbiamo limitare le attività ma indirizzarle, coordinarle per massimizzare il loro valore economico ai fini del profitto di ciascun imprenditore (che poi è anche un contribuente).

Quindi, è possibile definire a priori la "geografia della musica" per indirizzare la movida castellammarese (inflazionato termine che però rende l'idea). 

Basterebbe creare un team misto di competenze tecniche (musicisti, tecnici del suono, albergatori, imprenditori di bar e pub, etc.) che possa creare una nuova mappa del divertimento a Castellammare, seguendo il principio della "musica giusta nel luogo giusto".

Tutto si basa sul principio che alcune tipologie musicali, di fatto, hanno naturalmente un tenore di decibel differenziale. La naturalezza d'uso di alcuni strumenti (come dimostrato dalla tabella qui di seguito), porta con se diverse misure di decibel che potrebbero essere modulate in funzione della presenza di strutture ricettive o meno:

Musical Noise

normal piano practice60-70 dB
fortissimo singer 3 ft. away70 dB
chamber music in small auditorium75-85 dB
regular sustained exposure may cause permanent damage90-95 dB
piano fortissimo92-95 dB
violin84-103 dB
cello82-92 dB
oboe90-94 dB
flute85-111 dB
piccolo95-112 dB
clarinet92-103 dB
french horn90-106 dB
trombone85-114 dB
timpani & bass drum rolls106 dB
average Walkman on 5/10 setting94 dB
symphonic music peak120-137 dB
amplified rock music at 4-6 ft.120 dB
rock music peak150 dB


Ciò comporta che possiamo determinare a priori il tipo di musica da proporre nei locali di alcune zone, rispetto alla concentrazione di alcune attività ricettive (o in funzione di cicli musicali da far ruotare nei diversi quartieri) e/o esigenze di quiete per i residenti.

La creazione di "quartieri della musica", consentirebbe non solo di gestire volumi di decibel coerenti con le necessità di alcune strutture ricettizie, ma concederebbe ai locali quali bar e pub di poter caratterizzare la loro offerta cercando nelle "specialità di genere musicale", un fattore differenziale e competitivo per meglio servire la propria clientela.

Ovviamente la tipologia di musica non può prescindere dal concept del locale in cui essa è fruita (non mi aspetto di vedere violini al Picolit Pub, come non mi aspetto di vedere tarantelle alla Cantina Aurelia, etc.) ed è per questo che la collaborazione di esperti ed imprenditori diventa cruciale. Non si vuole imporre a chi investe i propri soldi, un concept music diverso ma si intende suggerire un palinsesto di musica e divertimento che sia di valore per il singolo locale e per ciascun angolo di Castellammare !

La creazione de quartieri della musica, inoltre aprirebbe ad altre due opportunità:
  • ampliare le zone di fruizione per i clienti, riuscendo a qualificare (e riqualificare) alcune aree oggi non valorizzate (pensiamo all'inizio del Corso, Pensiamo ai locali nella circonvallazione esterna, alla spiaggia Plaia - che di fatto è già un primo quartiere della musica !!!)
  • caratterizzare alcuni quartieri, potendo già definire una offerta turistica di quartiere, che consenta anche di indirizzare le prossime decisioni di rilascio licenze commerciali, edilizie e d'uso turistico
  • creare una forma di turnazione (cicli della musica)  in cui i locali possano variare l'offerta di sounding, creando delle serate a tema che, secondo logiche condivise di music rotation, possano far fruire ciclicamente le diverse aree di diverse tipologie sonore (e quindi diversi volumi di decibel).

L'idea oltre che ingenua potrebbe sembrare folle, ma è quello che succede nelle city come Barcellona, Berlino, Dublino, Londra.... (chi di voi non è stato a Denmark street in London ?!?, se non lo avete fatto ancora, ANDATECI!).

Che ne dite, si può fare ???



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